È una delle città più storiche dell’Albania a soli 32 km di distanza dalla capitale. Il nome ed il significato di Kruja sono connessi con il lavoro e le attività del nostro eroe nazionale, Gjergj Kastrioti (Skanderbeg). Durante il periodo medievale nel XVI secolo Kruja e il suo castello diventano un centro inflessibile contro il pericolo ottomano per quasi 25 anni. Il nome di Kruja deriva dalla parola albanese “krua”. Nel periodo bizantino è conosciuto come un centro vescovile. Verso il 1190 ci fu il primo stato feudale albanese. Più tardi passò sotto il dominio della famiglia feudale albanese di Topia. La prima occupazione ottomana avvenne nel 1396. Nel 1430, tornò ad essere il centro della dominazione albanese guidata da Gjon Kastrioti, il padre di Skanderbeg.
Il periodo più glorioso comincia il 28 Nov 1443 quando il castello di Kruja viene sottomesso al controllo di Gjergj Kastrioti, che organizzo’ la resistenza anti – ottomana.
Solo dieci anni dopo la morte di Skanderbeg nel 1478, gli Ottomani invasero il castello e distrussero la città. Hanno chiamato Kruja Akcahisar (Forte Bianco). Oggi, la città sorge sul pendio del Monte di Kruja ad un’altitudine di circa 600 metri sul livello del mare, con unabella vista panoramica. Dalla città di Kruja si vede perfettamente il mare Adriatico.
Il castello di Kruja e il museo Gjergj Kastrioti sono la principale destinazione turistica della città di Kruja. Il castello fu eretto durante i secoli V-VI. Ha una forma ellittica con una circonferenza di 804 metri. Le mura di cinta sono rinforzate da 9 torri. Nella parte più alta del nord-est si trova la Torre dell’Orologio, che veniva usata per osservare e segnalare le colline di Petrela e Durazzo. Il museo si trova all’ingresso principale del castello. Il museo è stato inaugurato nel 1982. Accanto agli stand che spiegano l’attività di Skanderbeg nel museo, ci sono anche biblioteche, documenti e pubblicazioni relative alla figura di Skanderbeg. Il museo ha il carattere di un memoriale e ha elementi come archi in pietra, dipinti smaltati e così via. All’interno delle mura del castello ci sono alcune case e il tequio dei Dollmas. A ovest del castello è conservato l’hamam del XV secolo.